“Ciao Lola, ti va di accompagnarmi alla fermata del bus?”

“Dottoressa Perrotta, che ci fa qui?”

“Dai che son stata brava! Mi sono posizionata abbastanza distanziata dal cancello della scuola cosicchè non ti vedessero i tuoi compagni!”

“Si, ha fatto bene. Di solito sono abituati a vedermi da sola, quindi domani mi chiederanno sicuro.. Mi chiedo solo perché sia venuta qui..”

“perché credo che il mio studio non ti piaccia affatto. Sarà per quegli infissi color ghiaccio che non mi sono mai piaciuti o perché non c’entra mai abbastanza luce; insomma qualunque sia il motivo, ho ipotizzato che fosse il momento di trovare una soluzione, un’ alternativa..”

“Mi sta dicendo che secondo lei se ho interrotto la terapia dopo quattro sedute è perché non mi piacciono le sue porte o la penombra?"

“Anche. Tu sottovaluti il potere del setting”

“Dottoressa, mi dispiace doverla deludere. E anche che si sia fatta lo sbatti di venire qui all’ora di pranzo per parlare con me. A me non interessa proprio fare terapia. Capisce? Potrebbe anche propormi una terapia su una nave da crociera o in pizzeria. Io proprio non ci credo. Non credo affatto che raccontare le mie cose ad un esperto, come vi piace definirvi, mi possa aiutare. Tra l’altro non credo che lei mi capirebbe. Non solo per gli infissi. Tanto per cominciare ha superato i cinquanta. Ciò significa che abbiamo ben quattro decenni a dividerci. Secondo. Si mette dei cappelli imbarazzanti. Ma cosa fa? Mette degli annunci su siti specializzati in “abbigliamento insolito” per poi effettuare un’asta e accaparrarseli al miglior prezzo? Io spero che gli e li regalino...Sono ridicoli, per davvero. Come può pensare che le racconti i fatti miei se quando alzo lo sguardo le vedo quel basco in velluto porpora trepidante di rombetti gialli disegnati su un lato? Terzo: la sua disciplina è la materia meno nobile che io conosca. É arrogante e non è epistologicamente scientifica. Pertanto non ho motivo di aderirvi. Chi siete per ergervi a conoscitori dell’animo umano? Che diritto avete di scavare nel passato o nel presente e voler sistemare le cose? Chi siete? Harry Potter? Mister Wolf di Pulp Fiction ? David Bowie in Labirinth? La regina di cuori di Alice? Quarto: posso risolvere da sola le mie cose. Già lo sto facendo. Senza l’aiuto di nessuno. Non vede?”

Questo è quello che avrei voluto dire ma che non le ho detto.

“Dottoressa, forse sì, il suo studio potrebbe essere migliorato, ma mi rendo conto che si trova in una posizione sfavorevole per la luce perciò, boh...

“Trovi anche tu, vero?”

“Basterebbe forse spostare la scrivania dall’altro lato e il divano metterlo a parete..”

“ Allora d'accordo Lola. Rendiamolo più accogliente, ti va?”

“ E la terapia? Che c’entra con l’arredamento, scusi?”

“Puoi sistemare le cose in tanti modi. Puoi iniziare dallo spazio interno. Oppure da ciò che sta intorno. Da quello che sta vicino a te. O anche da qualcosa di distante, come il mio divano. Ti aspetto martedì prossimo alle 16. Scrivimi la lista delle cose che ti potrebbero servire, così me le procuro per tempo! Ciao Lola, ti dona il piercing”

“Ok, dottoressa. Ciao”

Queste sono le volte che rimani Esterrefatta . Fatta di Ester .

La mia Psicologa o Psicoterapeuta o Psichiatra o cazzo so cosa sia, mi aveva appena reclutato per farle da arredatrice. La cosa più strana è che le avevo detto di sì.