Domenica sono passati Ida e Remo a trovarmi in Comunità.
È stato strano trascorrerci due ore sapendo che poi loro sarebbero tornati a casa da Ombra. Doveva venire anche Laura ma l'avevo sentita per wzp e sapevo che faceva il meseversario con Seba, il suo nuovo moroso.
Avrei voluto che mi dicessero "Lola allora ti va di tornare da noi?". Io avrei fatto un po' la preziosa per poi dire "no, grazie, ormai credo di stare bene qui dove sto". Loro allora mi avrebbero poi quasi implorato di pensarci e alla fine mi sarei lasciata convincere. Non ho idea di come ci si senta ad essere richiesti. Comunque loro non me lo hanno chiesto affatto. Forse questa è stata la parte più amara di tutto l'incontro. Aᴄᴄᴇᴛᴛᴀʀᴇ ᴄʜᴇ ᴘᴏssᴀɴᴏ ᴠɪᴠᴇʀᴇ sᴇʀᴇɴᴀᴍᴇɴᴛᴇ sᴇɴᴢᴀ ᴅɪ ᴍᴇ. Li ho trovati perfino ringiovaniti. Sempre amorevoli con me, pieni di domande e di racconti. Mi hanno addirittura portato uno strumento per mixare da paura sapendo quanto sia malata di rap. Troppo carini. Continuo a domandarmi perché non sono potuta rimanere con loro. Amavo la loro famiglia. Ho fatto pure un sortilegio per non andarmene da lì dopo che l'assistente mi aveva comunicato che sarei venuta in Comunità a Parma. Avevo raccolto dentro un vecchio vasetto di Nutella in vetro le lacrime mie e di Laura, il pelo di Ombra mischiato alla terra del cortile di Remo e alla farina usata da Ida per le piadine. Avevo poi cosparso la mia faccia con quella poltiglia e in una notte di Luna piena avevo pronunciato queste parole: "Lola non andrà via da qui e se così sarà nessuno più la ritroverà!".
L'incantesimo non ebbe effetto. Andai via dopo una settimana esatta. Provai a sfuggire ma mi ritrovarono a Vergiano, dentro la mia ex roulotte ormai disabitata.
Ho capito così di non possedere poteri sovrannaturali.