Pablo 18 anni, ecuadoregno.

Lavora part time a "La Masa Caliente" e non è lui che purtroppo ti viene servito nonostante l'odore che emana , mucho bonito. La pizzeria, in zona Pablo ( neppure a farlo apposta), a gestione latina, lo impegna dalle 17.00 alle 22.00.

Da quando Mely me lo ha presentato come"mio best friend" ho gli occhi pieni di lui e ho sballato gli orari di rientro serale in comunità perché, anche se lui non lo sa ancora, praticamente ha un appuntamento con me ogni giorno. Aspetto che inizi il suo turno per prendermi un Estathe' e poter sedermi sui pancali colorati giallo rosso blu. Da lì passo all'operazione più piacevole: guardarlo iniziare a scaldare i pezzi di legna sul lato destro del forno. Questo gesto è la parte più eccitante della mia giornata. Temo che possa accorgersene; perciò mi sforzo di deviare altrove lo sguardo. Ma è irresistibile come un profiterol e torno su di lui. Ho paura di farmi vedere, ma ho anche paura di non essere vista. Ho voglia di parlarci, ma non è che posso avventurarmi in un'improbabile chiaccherata su quale tipo di legna sia più adatta ad ardere (anche se ho passato la notte scorsa a guardare youtubers pizzaioli per sentirmi meno impreparata nel caso mi si presentasse l'occasione in futuro).

Le parole che ci siamo scambiati finora non sono poche; secondo me si può intravedere già una certa intimità tra noi:

Piacere Lola, Come, Onda, nella, mia, lingua, sono, Pablo, Ci becchiamo, Ola!

Un, Estathe', al, limone, grazie

Mi rende felice sapere che posso vederlo ogni pomeriggio. E poi ci immagino baciarci appassionatamente, travolti da tante Olas.